Gli alberi e il riso “Biodiverso”

Quando abbiamo incominciato ad abbandonare i prodotti fitosanitari e le concimazioni azotate

per i nostri terreni, la Natura ha iniziato a sorriderci!!

Ma ci siamo quasi subito resi conto che oltre a togliere certi prodotti nocivi per noi e l'ambiente ed incominciare una coltivazione di riso biologico reale e produttiva, sarebbe stato necessario invertire la rotta iniziando a considerare ed accrescere la biodiversità dei nostri campi.

La soluzione c'è arrivata frequentando l'associazione Un Punto Macrobiotico e il suo fondatore Mario Pianesi.

Per cercare di ricreare l'ambiente originario, della nostra zona, incominciammo nel 2002, piano piano e in un cresciendo di entusiasmo, a piantumare più di 15.000 piante, scelte tra siepi,arbusti ed alberi autoctoni, ovvero specie già presenti nel nostro territorio.

Solo di recente ci siamo accorti che nel mondo esistono tentativi

In Oriente, nelle zone d'origine del riso, dove il clima e le latitudini permettono anche di effettuare due raccolti all'anno, ancora a tratti si scorgono risaie piccole strappate alla foresta e circondate da vegetazione, ma agroforestry in risaia non è semplice come nei terreni dove si coltiva su sodo.

Le risaia sono campi strutturati per contenere l'acqua che, normalmente, deve restare per quasi tutto il ciclo di vita del riso ( 4 mesi circa); l'acqua in risaia rende i terreni compatti ed asfitici, ed è stata proprio la particolare capacità che ha il riso di crescere in terreni sommersi o con una elevata umidità costante, a contribuire alla sua diffusione anche in luoghi meno vocati all'agricoltura, come le zone paludose con periodici ristagni di acqua o nei litorali bassi delle coste marine tropicali.

Le stesse condizioni non sono tollerate bene da altre piante ed arbusti che invece, per svilupparsi al meglio, necessitano di terreni ossigenati.

E stato così necessario nel nostro caso, rivedere la convenzionale camera di risaia prevedendo al suo interno delle arginature sopraelevate, che oggi ricoprono per 80 km la superficie aziendale, dove abbiamo messo a dimora: carpini, ontani, betulle, rose canine, salici, in generale piante che tollerano di più terreni pesanti e ristagni idrici.

La conseguenza di buone pratiche agronomiche unite ad un recupero dell'ambiente tramite la piantumazione, distribuita ogni 20 metri sui terreni di coltivazione, sta permettendo alla biodiversità di svilupparsi indisturbata nei nostri campi.

E' per questo che definiamo con il termine “biodiverse” le nostre produzioni.

La sempre più abbondante presenza di vegetazione mista, anche erbacee, permette a molte specie diverse di insetti ed anfibi di vivere e riprodursi; un esempio è quello della rara farfalla Lycaena dispar, estinta in Inghilterra ed iscritta nella lista rossa Europea delle specie ad alto rischio di estinzione.

La conciliazione di produzioni alimentari con quella della biomassa è una pratica che in qualche modo diversifica alla base la produzione agricola, ed è stata per noi la sfida e l'investimento aziendale più importante. La salvaguardia del suolo dall'erosione degli strati fertili e dall'inquinamento sono una emergenza da considerare prioritaria in tutto il mondo; il progetto a lungo termine che stiamo sviluppando, speriamo diventi un esempio fattibile da applicare, il prima possibile, anche ad altre realtà risicole.  

Infatti centinaia di studi scientifici hanno dimostrato che i sistemi agroforestali hanno molti effetti benefici sull'ambiente e sugli evidenti cambiamenti climatici; oltre a migliorare le condizioni delle acque superficiali e profonde, permettono ai suoli di rigenerare una fertilità e materia organica stabile anche in terreni considerati tradizionalmente poveri come possono essere quelli della Baraggia Rovasendese.

Si raggiungono in questo modo tutti gli obbiettivi che le Nazioni Europee e Mondiali chiedono per arrivare ad una agricoltura veramente sostenibile.

Anche tu a modo tuo puoi contribuire a realizzare questa trasformazione gentile del mondo contadino moderno! Come!??

E' semplice, evitando il riso biologico coop, ed andando a cercare vendite di riso biologico on line serie, che ti convincono con i fatti e magari ti emozionano anche un po'; oppure, ancora meglio, trovando il tempo di fare una bella gita tra le risaie, quelle piene di alberi con argini verdi e tante libellule, rane, farfalle, testuggini e uccelli che fanno compagnia al riso, per vedere con i tuoi occhi dove cresce il cibo che metti sulla tua tavola e dai ai tuoi bambini.

Con l'occasione ti consigliamo di assaggiare Il nostro Riso Dellarole, varietà storica dei primi anni del 1900, caratterizzato da un chicco pieno di nutrienti salutari e con una consistente “perlatura” al suo interno, che agevolare la mantecatura dei tuoi risotti, senza aggiunte di troppi grassi.

Se devi scegliere ti suggeriamo di cucinare riso integrale biologico di qualità perché in generale più ricco di sostanze nutritive utili al fabbisogno umano; i risi integrali che fanno parte della collezione di risi storici in produzione presso la nostra azienda, sono tutti esenti da arsenico e cadmio e ancora di più racchiudono tutta la selvaticità e naturalezza che cerchi e che puoi far vivere nel campo e nella tua tavola anche tutti i giorni.