Una bellissima giornata!

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Una bellissima giornata!

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Pubblicato da unagarlanda-risobiologico in informazioni · 30 Gennaio 2023
UNA BELLISSIMA GIORNATA!

L’agricoltura è l’arte di saper aspettare.
Riccardo Bacchelli

Quando, alla fine degli anni ’90, decidemmo di cambiare radicalmente
il nostro modo di fare agricoltura e la nostra vita,
avevamo le idee molto chiare su quello che non avremmo più fatto:
MAI PIU’ CHIMICA!


Decisamente più difficile sapere come lo avremmo fatto e quello che sarebbe stato
il futuro nostro e quello dei nostri campi.
Come, spesso, capita all’inizio di un cammino, eravamo soli,
ma la certezza che il ritorno al rispetto dei tempi e dei modi naturali fosse l’unica via
e l’antico proverbio contadino “Fai del bene e scordati, fai del male, pensaci”,
ci hanno permesso di superare le incertezze, i sacrifici e le preoccupazioni
delle continue prove e sperimentazioni;
qualcuno un giorno avrebbe capito e avremmo avuto nuovi e vecchi amici al nostro fianco!


A ripensarci bene è stato sempre così, per ogni tappa del nostro percorso.
Ci avevano detto che le migliaia di alberi che piantavamo nelle risaie,
anche grazie agli stimoli degli amici di UPM, non sarebbero sopravvissuti nell’acqua
e tra le “pepite” argillose della baraggia.




Eppure ai primi arbusti, ne sono seguiti tanti altri, coi semi portati dal vento
e dagli uccelli, e che hanno trovato una “casa” ospitale,
in un suolo senza più diserbanti e all’ombra delle piante che li avevano preceduti.



Oggi Una Garlanda è il primo esempio concreto europeo
di risicoltura in agroforestry (agroforestazione)!



Quando iniziammo a seminare le prime “manciate” di semi di varietà antiche,
recuperate a fatica dalle banche semi dov’erano finite,
ormai dimenticate dall’agricoltura mondiale, ci dissero che sarebbero state falcidiate
da vecchie e nuove malattie o che, al massimo, avrebbero prodotto poco o niente:
figuriamoci nelle terre “prive di sussistenza” della Baraggia!



Invece “Dellarole”, “Bertone”, “Chinese Originario” sono diventati
una presenza “fissa” nei nostri campi e nelle tavole di migliaia di famiglie,
aprendo la strada a tanti vecchi amici; le centinaia di antiche varietà che stiamo moltiplicando
con la prima ditta sementiera Biologica



Per non parlare di quando Fulvio si mise in testa di spargere il seme di riso sui prati degli erbai:
“Ci vuol coraggio a chiamarla semina!!!! Non nascerà nulla”. Così ci dicevano,
ma il riso dopo un paio di settimane fece capolino sopra lo strato di erbe marcescenti
e nacque il “metodo Stocchi”, insegnato, applicato e studiato in tutto il Mondo,
per dare l’addio definitivo alla chimica e ritrovare la salute dei campi e delle persone (https://www.unagarlanda.it/ditta-sementiera-biologica.html).




Da allora, tanti tipi di riso, miglio, segale, fagioli e centinaia di erbe, arbusti, alberi, batteri, libellule, farfalle colorate, carpe, rane (persino le testuggini palustri), uccelli e….
umani (famiglie, agricoltori prima scettici poi convinti, ricercatori, etc.)
non hanno mai smesso di far “capolino” e contribuiscono a rinnovare la forza da impegnare
nel nostro quotidiano lavoro per offrire un riso biologico veramente biodiverso e sano!


Bastava, in fondo, crederci e saper aspettare!


Uno dei “falsi miti”, più difficili da sfatare era quello
legato al “sicuro” disinteresse delle Università, degli enti di ricerca agronomica
e delle giovani generazioni verso la difficile vita dei campi;
secondo il pensiero dominante sarebbero state ancora più spaventate
da un’agricoltura “selvatica” come la nostra, tra mille disagi, scomodità,
scarse produzioni e tempi lunghissimi.

Questa lunga premessa era necessaria per far comprendere con quale gioia,
ad inizio 2023, abbiamo accolto la visita didattica degli studenti
del Corso di Laurea Magistrale in Biologia dell’Ambiente del Dipartimento DBIOS
della Università degli Studi di Torino.


Non era la prima, e non sarà certo l’ultima, visita di questo genere,
ma ogni volta per noi è una ventata di energia e gioia!!!




Il gruppo di ragazzi e ragazze, erano guidati dalla professoressa Simona Bonelli,
la loro docente di “Conservazione degli Invertebrati”.

Simona è una di quelle, preziosissime, amiche che abbiamo incontrato nel nostro cammino, quando nel 2015, assieme ai ricercatori dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), iniziò a studiare la biodiversità dei nostri campi
e quella presente in altre aziende, risicole e noccioleti, biologiche e convenzionali,
nell’ambito di un progetto PAN per valutare l’impatto dei fitofarmaci sull’ambiente.


Lo studio conclusosi nel 2020 evidenziò livelli di naturalità e biodiversità
significativamente maggiori, rispetto alle aziende convenzionali,
in quelle biologiche e, tra queste,
Una Garlanda è quella che ha registrato i valori più elevati di agrobiodiversità.


Ma grazie a lei, ed agli altri ricercatori del suo dipartimento, dell’ISPRA,
dell’ARPA Piemonte prima, del DISAA dell’Università di Milano poi,
abbiamo potuto dare un nome a tutti i nuovi e vecchi amici che da tempo
erano ricomparsi sui nostri campi, a partire dalla farfalla Lycaena dispar, ai Rumex,
alla Marsilea Quadrifolia, sino all’Isoëtes malinverniana e alle decine di specie vegetali
e animali protette dalle normative nazionali e internazionali.



La prof.ssa Bonelli, per altro, è tra i responsabili italiani del progetto Butterfly Monitoring Scheme Italia (ITBMS), nell’ambito della rete europea di monitoraggio delle farfalle Butterfly Monitoring Scheme (eBMS), di cui noi di Una Garlanda siamo, orgogliosamente, partner.
Il “transetto” di monitoraggio, dove ci divertiamo a osservare e contar farfalle
tra le nostre risaie, è stata una tappa del percorso degli studenti del DBIOS,
che hanno poi visitato le parcelle che abbiamo dedicato al progetto “Riso Resiliente”
in collaborazione con Rete Semi Rurali (RSR).

Qui un altro amico, il Dott. Michele Salvan, che proprio al DBIOS
sta svolgendo un dottorato di ricerca di 3 anni dedicato al tema
“Biodiversità ed Agrobiodiversità per promozione della resilienza ai cambiamenti climatici
in risicoltura”, ha spiegato il recupero, la moltiplicazione e la coltivazione di antiche varietà di riso, sino alle prime prove di “miscugli di varietà”, che da diversi anni stiamo realizzando,
prima da soli e poi con gli amici di RSR.



A proposito di giovani e ricerca,
quello del DBIOS è uno dei 3 dottorati universitari triennali che stanno,
attualmente, studiando i nostri campi ma, degli altri 2 in corso,
rispettivamente, presso l’Università degli Studi di Milano e l’Università del Piemonte Orientale, torneremo a parlare prossimamente su questo blog.



Non potevano mancare i sopralluoghi nelle risaie ricoperte dagli erbai multiessenze
che crescono tra le migliaia di alberi e arbusti, agli argini inerbiti spontaneamente,
gli stagni e il lago dell’area umida sperimentale con  la casa di terra e paglia (https://www.facebook.com/hashtag/casettainpaglia)
fino ai magazzini isolati con pareti rivestite di paglia di riso e argilla
e alla riseria aziendale che, con i suoi strumenti artigianali permette di lavorare il riso
rispettandone le proprietà nutritive e riducendo al minimo ogni spreco (https://www.unagarlanda.it/perche-una-garlanda.html)
e dove ci ha raggiunto un altro amico di questo nostro cammino,
il Dott. Enrico Rivella di ARPA Piemonte.


L’interesse e il sano coinvolgimento con cui gli studenti ci “interrogavano” sul nostro lavoro
e la nostra passione, mirato a capire come divulgarne il più possibile i principi e la pratica,
ci hanno fatto constatare, per l’ennesima volta, che i tempi dei dubbi,
dello scetticismo sono ormai un fastidioso rumore di sottofondo sempre più lontano
e che le basi per un presente e un futuro migliore sono solide:
una vera gioia per il corpo e per lo spirito!!!


Riuniti davanti a un risotto a base dell’antica varietà Lencino
il nostro “EROICO 2022”, abbiamo avuto la sensazione e la certezza
che i “semi” erano molti di più di quelli messi nella pentola e che,
nelle stagioni del nuovo anno, germoglieranno con forza,
facendo crescere questa bella comunità per un cibo e un’ambiente veramente sani e naturali!!!


Grazie Simona, grazie ragazze e ragazzi del DBIOS!!!!



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di Stocchi fratelli e C.
Cascina dell’ Angelo,
13040 Rovasenda (Vercelli)
Tel. 0161 85 62 79
C.F./P.IVA: 02618210021
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