“Quel prato che fa crescere il Riso Biologico”

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“Quel prato che fa crescere il Riso Biologico”

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Pubblicato da unagarlanda-risobiologico in informazioni · 27 Maggio 2022
Tags: Risobiologico
“Quel prato che fa crescere il Riso Biologico”

Tanto tempo fa, quando ancora concimi artificiali e diserbanti nocivi non erano stati inventati,
esisteva una agricoltura di sussistenza fatta di fatiche e continui compromessi con la Natura.

Oggi, nella nostra nuova epoca moderna si considerano le fatiche dei mezzadri e delle mondine e le produzioni dell'epoca, di poco superiori al necessario, come inadeguate per sfamare il mondo e per nulla remunerativa.
In questa sommaria disamina, che da sola meriterebbe un blog tutto suo, non si considera però la ricchezza intrinseca di quelle persone contadine, semplici, sobrie, più sane e sopratutto libere!!



I veri primi produttori di riso Biologico!!!
La libertà e la capacità di raggiungere quella soglia di autonomia che i nostri antenati avevano e che piano piano si è persa, venti anni fa sembrava un miraggio dei bei tempi andati.


Un desiderio che illusoriamente il progresso, “che non si può fermare”, avrebbe un giorno esaudito, trovando soluzioni ai problemi di salute, all'inquinamento, alle disparità sociali, alle carenze di cibi sani,
che sempre di più attanagliano questa nostra umanità.


Oggi immersi nell'incertezza del domani, tra pandemie, siccità e guerre più o meno sponsorizzate,
siamo veramente contenti di aver capito che quel miraggio poteva diventare realtà e di aver coltivato quell'idea visionaria di produrre in modo naturale il cibo, più che Biologico, perché così facendo abbiamo trovato la nostra strada di libertà, salute e sana economia legate al lavoro con la terra.

Una Strada che per tutti oggi diventa un'ottima risorsa da prendere in considerazione.

Questa necessaria premessa per parlarvi del nostro concetto pratico di libertà:
la semina del riso sul prato!


Si tratta di un metodo semplice e naturale che vi permette oggi di
mangiare il miglior riso biologico Italiano grazie agli sforzi, agli studi in campo, alle scoperte
e al tesoro della memorie degli anziani risicoltori delle terre rosse della baraggia Rovasendese,
come Giovanni Pansarasa, un nostro carissimo amico.


Solo di recente abbiamo scoperto che un accenno alla semina su prato raccontata da Giovanni quando eravamo alla ricerca di realizzare una vera coltivazione di riso Biologico, era riportata in un testo del 1879 scritto dall’avvocato Savio di Costanzana che ne spiegava, a grandi linee, l'utilizzo marginale e le criticità...

Ma noi tutto questo nel 2001 non lo sapevamo, sapevamo che non era più possibile spendere per acquistare sostanze che avrebbero avvelenato la terra e il cibo che con fatica producevamo,
sapevamo che non era possibile lavorare per ammalarsi, sapevamo che era ora di cambiare!!!





Fu così che, dopo moltissime osservazioni, tentativi falliti e approcci intuitivi,
in un giorno di semine trafelato nel 2007 gli attrezzi che dovevano sovesciare, quindi interrare l'erba
che avevamo seminato in autunno si incepparono, masse di vegetazione non facevano proseguire i lavori
e fu così che l'erba fu lasciata in superficie ad annegare. Già Fulvio Stocchi aveva visto che in una striscia di risaia, dove l'erba non era stata sotterrata l'anno prima, era venuto un bel riso senza erba...


Quello fu l'anno della scoperta dell'effetto “palude”
poi ribattezzato in “pacciamatura verde” o “metodo Stocchi”:
una forma di letto nutriente creato dalla fermentazione e decomposizione dello strato erboso.
Una soluzione moderna per limitare l’insorgenza di erbe infestanti, favorire la crescita del riso senza ricorrere a fitofarmaci e allo stesso tempo fornire un importante apporto ai suoli che diventano un grande serbatoio di sostanze carboniose imprigionando migliaia di tonnellate di CO2 sotto forma di humus.



Tra poco meno di un mese, se le condizioni meteo di quest'anno siccitoso lo permetteranno, procederemo con le semine sui nostri prati di Lolium multiflorum e diverse tipologie di vecce, seminate nel periodo autunnale, naturalmente associate a piante selvatiche già presenti nelle zone di coltivazione.

Su questo letto verde verrà seminato a spaglio il riso, successivamente il prato verrà allettato o trinciato sacrificando l'erba che lasciata in campo procederà alla sua lenta decomposizione appena le camere di risaia verranno allagate.




L'acqua ha una funzione importantissima è da sempre collegata alla vita del riso.
Nel caso della pacciamatura verde la fase di allagamento del prato/risaia, va ad un certo punto interrotta;
in questa delicata fase è necessario comprendere l’esatto momento in cui le piccole piantine di riso,
che iniziano la crescita, vanno in sofferenza a causa delle sostanze sprigionate dal sovescio in fermentazione; l'acqua viene quindi immediatamente tolta e successivamente rimessa fino alla raccolta senza altri interventi.


La sostanza organica prodotta dal sovescio come accennato, ha un doppio effetto benefico sulla coltivazione biologica del riso: Il primo è di creazione attraverso la trasformazione di nutrienti derivati dal processo di fotosintesi clorofilliana che permettono di nutrire il riso in tutte le sue fasi di crescita secondo le sue specifiche esigenze. In questo modo si evita agli agricoltori di ricorrere a fertilizzanti chimici e di spendere ingenti quantità di denaro connesse all'acquisto di tali sostanze.


Il secondo è di distruzione poiché le condizioni per certi versi “estreme” del repentino cambio strutturale da prato asciutto a risaia allagata, inibisce molti semi di erbe commensali al riso che non hanno così la possibilità di nascere. Lo studio effettuato in ambito del progetto “Riso Bio System” ha confermato questa evidenza attribuendo un’azione “allelopatica” a certe erbe contenute nella pacciamatura verde che contrastano, con i loro essudati, la crescita di alcune erbe infestanti più persistenti (ad esempio il giavone bianco e rosso).


Il tutto avviene senza consumare derivati del petrolio di alcun tipo
e consentendo alla natura di fare il proprio lavoro nelle migliori condizioni.

Il terreno diventa quindi un grande serbatoio di sostanze carboniose imprigionando migliaia di tonnellate di CO2 sotto forma di humus. Così i sempre più numerosi agricoltori di riso bio, che grazie a noi oggi utilizzano questo modello agronomico sostenibile, diventano grandi alleati della natura nel tentativo di mitigare gli effetti del cambiamento climatico e della preservazione e rigenerazione dell'ambiente di coltivazione.


La ruota che gira!!!

Una formula che bene si abbina alla tecnica della “Pacciamatura verde”
per produrre riso biologico di super qualità è la rotazione delle colture.
Un metodo vecchio come la storia dell’agricoltura che ancora oggi applichiamo con successo
all'interno della nostra azienda per tutelare l'economia e permettere al terreno di equilibrarsi.

La nostra coltivazione del riso Biodiverso con Pacciamatura Verde prevede una rotazione annuale:
un anno, su un terreno si semina riso, l'anno successivo sullo stesso terreno, si semina una coltura differente come per esempio: Miglio, segale, fagioli dall'occhio, Lino ecc...



In questo modo il rischio di mancato raccolto si bilancia con produzioni differenti
e più prodotti sani e buoni da proporvi.      

Con l'occasione ti consigliamo di assaggiare Il nostro Miglio,
un cereale molto antico resistente ai climi più siccitosi e ricchissimo di elementi nutritivi
che rinforzano i capelli, le ossa e più in generale tutto l'organismo.


Il corpo come una società sana deve generare da solo le cose che servono per stare bene.
Proprio quello che serve oggi!


Quindi...aiutaci anche tu a difendere la natura e la biodiversita’,
Scegli le antiche varietà coltivate senza chimica,
solo così potranno continuare ad esistere!!!


Risaie Biodiverse generano Cibo Naturale, Tradizionale, Sano.
IL NOSTRO RISO BIOLOGICO E' CERTIFICATO
DAL SEME FINO AL PIATTO
La nostra idea, come agricoltori e consumatori,
è quella di lasciare che sia l’ambiente a nutrirci con le sue differenze,
con un cibo più sano, con più ossigeno per tutti!
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Produttori riso biologico Piemonte
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Azienda Agricola Una Garlanda
di Stocchi fratelli e C.
Cascina dell’ Angelo,
13040 Rovasenda (Vercelli)
Tel. 0161 85 62 79
C.F./P.IVA: 02618210021
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