La biodiversità certificata
Pubblicato da unagarlanda-risobiologico in informazioni · 27 Maggio 2022
Tags: biodiversità, certificata
Tags: biodiversità, certificata
La biodiversità certificata
Con il termine “Biodiversità”, (abbreviazione di “diversità biologica”),
usato per la prima volta nel 1988 dall’entomologo americano Edward O. Wilson,
si suole indicare, la varietà degli esseri viventi che popolano il nostro Pianeta,
quale risultato di lunghi e complessi processi evolutivi.
usato per la prima volta nel 1988 dall’entomologo americano Edward O. Wilson,
si suole indicare, la varietà degli esseri viventi che popolano il nostro Pianeta,
quale risultato di lunghi e complessi processi evolutivi.
Altro non è, quindi, che la ricchezza di vita sulla terra:
i milioni di piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono,
i complessi ecosistemi che essi costituiscono nella biosfera.
i milioni di piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono,
i complessi ecosistemi che essi costituiscono nella biosfera.

Un mondo in divenire del quale l'essere umano fa parte e sul quale l'umanità ha ritagliato i suoi spazi
e comodità: con l'agricoltura primitiva, che per millenni ha addomesticato i semi più indicati
al fabbisogno alimentare delle popolazioni, con l'adattamento e lo spostamento di certe piante,
animali ecc. in luoghi diversi dai siti originali.
Gesti semplici, inizialmente legati anche ad una sacralità, ad una forma di rispetto e gratitudine
verso le piante, gli animali e più in generale all'ambiente che permetteva ai popoli di vivere.

Ben chiari sono per tutti i virtuosi esempi dei popoli nativi delle Americhe,
prima della colonizzazione Europea, o ancora prima civiltà pre-indoeuropee
che vivevano pacificamente di agricoltura e artigianato 7.000 anni fa,
prima dell'invasione dei popoli nomadi armati provenienti dalla Siberia meridionale
( Marjia Gimbutas “ Kurgan, Le origini della cultura Europea).
prima della colonizzazione Europea, o ancora prima civiltà pre-indoeuropee
che vivevano pacificamente di agricoltura e artigianato 7.000 anni fa,
prima dell'invasione dei popoli nomadi armati provenienti dalla Siberia meridionale
( Marjia Gimbutas “ Kurgan, Le origini della cultura Europea).

Nei millenni trascorsi, tanto si è cambiato di quella Natura abbondante e selvaggia
sino ad arrivare oggi a dichiarazioni FAO, che nel primo rapporto sullo stato della biodiversità
per l’alimentazione e l’agricoltura, lancia un allarme che sarebbe, ormai, criminale trascurare:
“La biodiversità, alla base dei nostri sistemi alimentari e della nostra sopravvivenza,
sta scomparendo, non solo quella coltivata o allevata, ma anche quella associata, di piante, animali e microrganismi che mantengono i terreni fertili, impollinano le piante, purificano acqua e aria, contribuendo al buono stato di salute degli ecosistemi.
E una volta perduta tanta ricchezza alimentare, non potrà essere recuperata”.
sta scomparendo, non solo quella coltivata o allevata, ma anche quella associata, di piante, animali e microrganismi che mantengono i terreni fertili, impollinano le piante, purificano acqua e aria, contribuendo al buono stato di salute degli ecosistemi.
E una volta perduta tanta ricchezza alimentare, non potrà essere recuperata”.
E' chiaro che Problemi di questo tipo per essere risolti necessitano di una presa di coscienza collettiva,
seguita da interventi reali.
seguita da interventi reali.
Nella infinitesimale piccolezza della propria realtà agricola, Una Garlanda cerca con le proprie competenze,
con le proprie forze, con il proprio entusiasmo e le proprie risorse, di agire a favore
di una agricoltura che ritorni a rispettare come in passato tutte le forme di vita collegate ad essa.
con le proprie forze, con il proprio entusiasmo e le proprie risorse, di agire a favore
di una agricoltura che ritorni a rispettare come in passato tutte le forme di vita collegate ad essa.

Oltre quindi alla coltivazione Biologica certificata , alla chiusura della filiera dei prodotti coltivati,
alla applicazione di agroforestry in risaia, alla introduzione in zone umide permanenti
di specie animali e vegetali in via di estinzione, all'utilizzo di imballaggi plastic-free e la custodia e valorizzazione di varietà antiche e locali di riso, dal 2016 disponibili come seme certificato biologico.
alla applicazione di agroforestry in risaia, alla introduzione in zone umide permanenti
di specie animali e vegetali in via di estinzione, all'utilizzo di imballaggi plastic-free e la custodia e valorizzazione di varietà antiche e locali di riso, dal 2016 disponibili come seme certificato biologico.
In questi anni ci siamo impegnati anche socialmente a condividere e coinvolgere,
moltissime persone sensibili a questi temi ambientali che inevitabilmente hanno ripercussioni sul cibo e la salute; tra questi molti agricoltori con i quali si sono create belle sinergie poi tradotte nella fondazione di Associazioni culturali.
moltissime persone sensibili a questi temi ambientali che inevitabilmente hanno ripercussioni sul cibo e la salute; tra questi molti agricoltori con i quali si sono create belle sinergie poi tradotte nella fondazione di Associazioni culturali.


Il 5 febbraio 2019 é nata “Polyculturae” una Associazione di Produttori Agricoli, libera,
democratica, senza finalità lucrative ed aperta all’adesione, partecipazione
e condivisione di tutti gli agricoltori che, pur nelle diversità, condividono nella teoria
e nella pratica il rispetto per tutte le forme di vita naturali dei campi.
Gli stessi fondatori vengono da esperienze diverse, ma sono tutti accomunati
da sfaccettati ma forti e concreti ideali ambientalisti.

La scelta del nome, “Polyculturae” è solo in piccola parte un omaggio alla consociazione
e diversificazione delle coltivazioni, in realtà vuole significare una apertura e l’impegno
al confronto tra le varie “Culture” ecologiste, agricole naturali,
primitive o tradizionali di tutto il Mondo, con le loro idee e soluzioni pratiche.
Con l’intento di promuovere il recupero e la tutela della biodiversità degli agro-ecosistemi,
tramite l'associazione “Polyculturae” e supportati da metodiche di monitoraggio ambientale
messe a punto secondo standard scientifici internazionali dalla Commissione Scientifica e di Certificazione; abbiamo creato e ideato il marchio collettivo “BIODIVERSITAS”.
Il marchio collettivo “Biodiversitas” certifica il lavoro delle aziende impegnate
nella conservazione della biodiversità, attraverso indicatori “dinamici”
che consentono di valutare l’evoluzione dei livelli di agro-biodiversità aziendale,
stimolando gli agricoltori ad un miglioramento costante e continuo dell’ambiente e,
indirettamente, della qualità delle proprie produzioni.

Il 23 Febbraio 2021 è stato fondato Il “Biodistretto del riso Piemontese”
la prima associazione no profit del Riso Biologico Italiano.
Nasce come forma aggregativa e realizza i suoi intenti prevalentemente nei Comuni
compresi del territorio della Riserva naturale delle Baragge, dove già nei primi anni 2000
era iniziata dal pioniere Fulvio Stocchi, la ricerca di una coltivazione completamente naturale del riso.
Il Biodistretto del riso Piemontese, valorizza e promuove le produzioni di Riso Biologico
in tutti i suoi sviluppi ed evoluzioni, preserva la natura in particolare la rara
e preistorica felce acquatica Isoetes malinverniana , fornisce supporto e condivisione di pratiche agronomiche virtuose e favorisce la creazione di una solida rete di relazioni
a livello territoriale tra contadini e cittadini.
Tante forme aggregative delle quali siamo promotori insieme ad amici e colleghi risicoltori,
per dare tutti insieme un segnale di cambiamento concreto a favore di una agricoltura più gentile e rispettosa dell'ambiente e produttrice di cibi buoni e sani.
E a proposito di cibi e bevande sane e uniche,
per questo Maggio assolato,
il nostro consiglio è quello di prepararsi per tempo all'estate che è già qui!
Cercate sul nostro E-shop la birra al riso di Una Garlanda
L'unica birra Bio rifermentata in bottiglia con sciroppo di riso!
Senza zucchero aggiunto.
C’è VITA perché c’è BIODIVERSITA’!
LA VITA STESSA E’ BIODIVERSITA’!